Feste Mariane 2014 - GIORNATA DELLA FAMIGLIA

Nell’ambito del Mese Mariano 2014, nel pomeriggio di domenica 7 settembre, si è celebrata la FESTA DELLA FAMIGLIA.

La celebrazione è stata presieduta da Monsignor Mario Ceccobelli, Vescovo di Gubbio Umbertide, affezionato al Santuario e, tante volte nel passato, devoto pellegrino.
La sua presenza fra noi è stata, forse proprio per questo, quella di un caro amico, giunto qui per parlare con la Madre Celeste e chiedere la sua intercessione per le tante cose storte di questa nostra società: lo abbiamo visto pregare a lungo e con intensità, prima della celebrazione, con tutta l’attenzione, degli occhi e del cuore, rivolta alla nostra Piccola Lourdes.

Nell’omelia ci ha parlato, a cuore aperto e con estrema semplicità, proprio della famiglia, puntando l’attenzione sulla diversità della famiglia odierna rispetto a quella di qualche decennio fa, quando lui era bambino.
Sottolineando, con estrema dolcezza ma con assoluto realismo, quanti valori si sono persi in questo ultimo secolo, ci ha fatto notare che si sono persi per inerzia, avendo demandato tutto alla società e alle istituzioni, a quanto è "fuori" dalla famiglia stessa.

E lo ha fatto con esempi di vita quotidiana, traendo dalla sua esperienza di parroco e di vescovo.

Tutte le famiglie battezzano i figli, fanno fare loro la Prima Comunione e la Cresima, ampiamente e grandiosamente festeggiate, ma la maggioranza di loro porta i figli in chiesa solo saltuariamente, un paio di anni di catechismo e la religione a scuola…..per il resto è il vuoto, neanche l’esempio di essere buoni cristiani.
Se guardiamo i ragazzi di oggi, ad esempio i giovani calciatori in ritiro a Gubbio, dopo gli allenamenti li vediamo ognuno per conto proprio, cuffiette all’orecchio senza neppure guardarsi l’uno con l’altro. Che vita si prospetta per loro? Una vita chiusa in se stessi, assolutamente solitaria, senza scambio con il mondo esterno, divenendo preda di qualunque trasgressione possa affascinarli: droga, alcool, gioco, sesso…..
I genitori di una volta raccomandavano ai figli il rispetto per tutto ciò che è relazione e istituzione, in particolare la scuola. I genitori di oggi sono in guerra contro tutte le istituzioni, in particolare la scuola: i loro figli hanno sempre ragione, anche quando hanno vistosamente torto. Questa difesa incondizionata non è dettata da maggiore amore verso i figli, ma sembra frutto di disinteresse dei problemi nascosti oppure di incapacità di valutare i pericoli reali che i figli corrono.
Don Mario, come lo chiama affettuosamente Don Paolo, ci ha raccontato di aver celebrato il funerale di un ragazzo morto per droga, giovane cresciuto in parrocchia e “partito bene”, che si era perso. La madre, avvisata proprio da Don Mario, ha negato la realtà della vita dissoluta del figlio e non ha voluto credere che (purtroppo) stava perdendo per sempre quel figlio.
Quando in una famiglia sorgono problemi, di qualsiasi tipo, si pensa subito alla separazione dei coniugi: sembra sempre che non ci siano soluzioni diverse, ma sorge spesso il dubbio che non si vogliano cercare. Troppo spesso non si pensa ai figli, che soffrono sempre di queste separazioni. È per amore dei figli, messi al di sopra di tutto, che tante volte in passato “si ingoiavano i rospi”, una volta da una parte e una volta dall’altra, per tenere unita la famiglia e crescere i figli senza traumi e sballottamenti.

In conclusione, l’ingrediente che sembra mancare nella FAMIGLIA di oggi è la PAZIENZA, quella pazienza che nasce solo dall’AMORE vero: un amore reciproco coltivato ogni giorno, nell’intimità, da tutti i componenti della famiglia, colmando le lacune reciproche, correggendosi e sostenendosi a vicenda, con umiltà e gentilezza.

Sembra una coincidenza che le letture di questa domenica invitino proprio a questo:
   - il Vangelo di Matteo ci richiama alla correzione fraterna: “Ammoniscilo fra te e lui solo”, quell’intimità che tanto spesso manca in famiglia; 
   - San Paolo ci invita all’amore (carità) incondizionato: “La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità”, amore unico vero cemento di qualsiasi rapporto.

Commovente, come sempre, il momento in cui le numerose coppie presenti, motivate ancora di più dalle forti parole dell’omelia, hanno rinnovato le loro Promesse Matrimoniali.

Grazie agli amici della Corale “Fra Giovanni di Pian del Carpine” di Magione, ospiti frequenti e sempre graditissimi, che hanno animato la celebrazione, aiutando tutti noi a “pregare due volte”.

La Santa Vergine benedica le nostre famiglie!

Preghiera alla Santa Famiglia       (di Papa Paolo VI)

Dio,

origine e fondamento della comunità domestica,

fa che nella nostra famiglia
sappiamo imitare le stesse virtù
e lo stesso amore
della tua Sacra Famiglia di Nazareth.

Fa che la tua grazia
donata a noi nel sacramento del Matrimonio,
guidi i pensieri e le opere nostre
verso il bene nostro
e della nostra società di cui siamo cellula primaria.

Fa che il nostro amore, abitato dal tuo,
dimori più forte di ogni debolezza e di ogni crisi,
di ogni difficoltà
che frequentemente incontriamo.

Fa che la nostra famiglia sia nella Chiesa una presenza efficace
e vi trovi sostegno
e forza
per realizzare il tuo piano di salvezza.

Così la tua presenza manterrà quella gioia
che è segno di te
e offerta di fiducia a tutti. 
 

Amen
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