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16 Luglio 1858 - 18° ed ultima apparizione
martedì 11 febbraio 2020

Venerdì
"Nostra Signora del Carmelo"
Il 3 giugno Bernadette aveva finalmente fatto la Prima Comunione, nella Cappella dell'Istituto di Lourdes, lo stesso luogo in cui era stata istruita sui suoi doveri religiosi.
Da quel lontano 8 aprile, giorno in cui il Vescovo di Tarbes le aveva vietato di recarsi alla Grotta, mai le era capitato di sentire il richiamo della Signora.
Verso il tramonto di questo giorno di festa, dedicato alla Signora del Monte Carmelo, la fanciulla era in preghiera nella chiesa parrocchiale. Mentre pregava, sentì risuonare nel cuore la dolce voce della Vergine Immacolata che la chiamava alla grotta.
Corse allora dalla zia Lucilla e si fece accompagnare alla Grotta, pur sapendo che l'ingresso era vietato e una palizzata chiudeva buona parte della vista. Per questo, anzichè fare la solita strada, presero per i prati della Ribère e andarono ad inginocchiarsi sulla riva destra del Gave, in faccia alla roccia delle apparizioni.
Appena la fanciulla fissò lo sguardo sulla roccia, aldilà del Gave, cominciò ad illuminarsi ed esclamò:
"Sì, sì, eccola! Ci saluta e ci sorride al di sopra della palizzata!"
e cominciò, come le altre volte, il suo intimo colloquio con la Vergine.
L'apparizione, in quel crepuscolo estivo, durò circa un quarto d'ora durante il quale la fanciulla rimase estatica, nella pienezza della gioia.
Racconterà poi:
"Io non vedevo nè la palizzata nè il Gave. Mi sembrava di essere alla Grotta, senza una distanza maggiore delle altre volte. Io non vedevo che la Santa Vergine"
"Nostra Signora del Carmelo"
Il 3 giugno Bernadette aveva finalmente fatto la Prima Comunione, nella Cappella dell'Istituto di Lourdes, lo stesso luogo in cui era stata istruita sui suoi doveri religiosi.
Da quel lontano 8 aprile, giorno in cui il Vescovo di Tarbes le aveva vietato di recarsi alla Grotta, mai le era capitato di sentire il richiamo della Signora.
Verso il tramonto di questo giorno di festa, dedicato alla Signora del Monte Carmelo, la fanciulla era in preghiera nella chiesa parrocchiale. Mentre pregava, sentì risuonare nel cuore la dolce voce della Vergine Immacolata che la chiamava alla grotta.
Corse allora dalla zia Lucilla e si fece accompagnare alla Grotta, pur sapendo che l'ingresso era vietato e una palizzata chiudeva buona parte della vista. Per questo, anzichè fare la solita strada, presero per i prati della Ribère e andarono ad inginocchiarsi sulla riva destra del Gave, in faccia alla roccia delle apparizioni.
Appena la fanciulla fissò lo sguardo sulla roccia, aldilà del Gave, cominciò ad illuminarsi ed esclamò:
"Sì, sì, eccola! Ci saluta e ci sorride al di sopra della palizzata!"
e cominciò, come le altre volte, il suo intimo colloquio con la Vergine.
L'apparizione, in quel crepuscolo estivo, durò circa un quarto d'ora durante il quale la fanciulla rimase estatica, nella pienezza della gioia.
Racconterà poi:
"Io non vedevo nè la palizzata nè il Gave. Mi sembrava di essere alla Grotta, senza una distanza maggiore delle altre volte. Io non vedevo che la Santa Vergine"