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"CAMMINANDO INSIEME" n.2-2013 (Speciale Mese Mariano)
mercoledì 21 agosto 2013
Da febbraio in poi varie cose sono successe, al Santuario e dintorni, e non solo di carattere liturgico.
Lo scorso 10 marzo, la Peregrinatio Diocesana della Reliquia di Santa Bernadette si è conclusa proprio a Montemelino: una cerimonia toccante, che ha visto la presenza di tanti malati, amorosamente accompagnati dai volontari dell’Unitalsi. L’intera storia di Lourdes è cara al cuore di quanti frequentano il Santuario, come dimostra la presenza di tante persone nei giorni in cui si fa memoria delle apparizioni della Vergine a Bernadette.
Bel momento di vita parrocchiale è stato la celebrazione, nella Chiesa parrocchiale di Castelvieto, della Prima Comunione dei nostri ragazzi, lo scorso 2 giugno, solennità del Corpus Domini; ha presieduto l’Abate Emerito di Pontida, don Giustino Farnedi OSB, ospite sempre gradito della nostra comunità.
Da sempre il nostro Santuario è meta di pellegrinaggi, singoli e parrocchiali. Il 17 marzo sono venuti i fedeli di Ponte Felcino, Ponte Pattoli e Villa Pitignano; come ogni anno, il 25 maggio, sono tornati i Cavalieri dell’Ordine di Malta, grandi devoti della Santa Vergine; per il secondo anno consecutivo sono tornati da noi, per una giornata di riposo, i francescani laici dell’OFS di Farneto e le famiglie della Compagnia di Maria; abituali, e sempre gradite, sono ormai le riunioni dei gruppi del Rinnovamento dello Spirito e degli Scout. A questi si è aggiunto l’insolito gruppo, proveniente da Milano, di “Un prete, 3 donne, 15 ciclisti”, che ha soggiornato nella casa canonica durante il primo fine settimana di Luglio.
Un intenso momento di preghiera e fraternità parrocchiale, infine, è stato il pellegrinaggio a Roma, per andare a CONOSCERE Papa Francesco!
“MONTESPERELLO FESTA DI S.CRISTOFORO”
(da Stella)
Domenica 29 luglio 2013 Montesperello ha dedicato un giorno in onore di San Cristoforo.
Sono stati tanti gli appuntamenti che hanno visto coinvolti grandi e piccini, fuori e dentro la splendida chiesa nel segno dell’allegria, dell’unità e della convivialità, grazie alla Pro Loco e alla partecipazione di tutto il paese. Bella la riuscita!
A partire dalla mattina con la celebrazione della santa Messa allietata da animatori del posto, la processione e la benedizione degli automobilisti dei quali il Santo è protettore. E’ sembrato di ritornare indietro nel tempo.
All’insegna della fraternità e della condivisione è stato anche il pranzo organizzato all’ombra del campanile. Ognuno ha portato qualcosa che è stato messo in comune al modo delle prime comunità cristiane, nella gioia e con il sorriso e la festosità dei bambini.
Anche il mercatino dell’usato a scopo di beneficenza che è stato predisposto nella sala del camino, all’interno della casa parrocchiale, è stato molto apprezzato, segno di grande sensibilità.
L’appuntamento con “Raccontando San Cristoforo” ha riproposto leggende e storie legate al santo coinvolgendo attivamente anche i bambini.
Alle 18 lo storico Giovanni Riganelli ha tenuto una conferenza sul tema “Montesperello: uno dei castelli più antichi del territorio perugino” ; ha ripercorso una panoramica sulla storia di Montesperello e della zona di Magione in generale dagli Etruschi al Medio Evo inquadrando le vicende del nostro piccolo paese in un più ampio contesto storico politico. Ha illustrato delle interessanti ipotesi sulle origini dei nomi dei paesi intorno e ha parlato di testimonianze storiche che riconducono la chiesa di Montesperello al 1100.
La giornata si è poi conclusa a tarda notte con la caccia al tesoro organizzata da un gruppo di giovani, con fantasia da vendere.
Un minuscolo paese che rialza la testa. L’unione fa la forza e l’allegria.
“Echi da La Valle” (da Lilia)
Il 5 agosto, alle 18,30, ci siamo ritrovati in tanti a celebrare la festa della Madonna della Neve in una minuscola ma graziosa chiesetta, che si trova in località La Valle.
La piccola chiesa è costruita all’esterno di un complesso edilizio, nato come convento di frati, come si può ancora vedere dal dipinto con la Madonna e il Bambino e dal piccolo campanile che sovrasta il cancello d’ingresso dove compare una data 1602, divenuto proprietà privata e residenza di coloni e magazzini per i raccolti. Fino a circa 50 anni fa ogni anno ci si ritrovava per la festa della Madonna della Neve. Una pausa dal lavoro dei campi, che era prevalente, occasione per vestirci a festa e gustare il cocomero e il gelato allora vere rarità.
Dopo tanti anni siamo tornati alla Valle.
Bello pregare, lodare Dio e la Vergine Maria fuori dai luoghi soliti, all’ombra degli alberi.
Una storia “curiosa” quella della Madonna della Neve in pieno solleone. La leggenda narra che un ricco patrizio romano, nella notte del 4 agosto, ebbe un sogno nel quale la Vergine Maria gli chiedeva di costruire una chiesa, a lei dedicata, nel luogo in cui il mattino successivo avesse trovato della neve fresca. Corso da Papa Liberio (352-366) per raccontargli il sogno, questi confessò di aver avuto la stessa visione. Poiché il prodigio si era nel frattempo avverato, il Papa fece tracciare nella neve fresca il perimetro della chiesa poi eretta là dove oggi si può ammirare la grandiosa Basilica dedicata alla Vergine Maria, Santa Maria Maggiore.
Grazie a Dio, alla Vergine e a tutti i fratelli che hanno potuto provare il calore dell’amicizia.
“Mi raccomando…. non mancate!” (da Matilde)
Così Don Paolo ci ha sollecitato a non perdere quest'occasione e, finalmente, è arrivato il giorno.
Oggi 5 agosto, festa di Maria SS. della neve (gioia in cielo e in terra). Da Montesperello, da Castelvieto, da Vignaia, da Perugia e Magione addirittura, siamo arrivati tutti nella piccola ed umile chiesetta (tra Castelvieto e Taverne) immersa, tra querce, olmi ed olivi, in un silenzio perfetto rotto soltanto dal frinire delle cicale. È caldo, ma sotto quest'ombra gustiamo veramente la parola, spezziamo e offriamo questo pane.
Facciamo tre tende... Si sarebbe bello.
Quanti ricordi riaffiorano alla mente. Allora si che si faceva festa veramente, venivano addirittura quelli con le bancarelle a vendere giocattoli e “nocchioline”. Si parlava, ci si ritrovava, ci si interessava: “Quanto grano è fatto?” - “Come è gito l'raccolto?” e poi tutti attorno ad un fresco cocomero tenuto “a mollo”.
Dopo 50 anni siamo ritornati e abbiamo riannodato il filo, ripreso l'usanza interrotta grazie alla famiglia Nuzzi, felice di tornare alla tradizione, ma soprattutto grazie a Maria che ci ha voluti vicini a lei.
“La Testimonianza di Elena”
Sono Elena e sono ministro straordinario della Comunione dal 1980.
I primi anni ero stata autorizzata per portare la Comunione solo ai miei familiari, perché avevo una carissima sorella inferma e tre persone anziane.
In seguito, mi è stato esteso il ministero anche per le persone della Parrocchia.
La mia esperienza è stata molto bella e mi ha arricchito spiritualmente. Ho sentito molto l’importanza e la presenza dello Spirito Santo, fin dalla prima volta che il parroco Don Mario Stefanoni mi consegnò il mandato durante la Santa Messa, in occasione della Festa del Sacro Cuore. Questa sensazione non l‘ho mai dimenticata e ringrazio il Signore, la Santa Vergine e i miei santi protettori di questa missione ricevuta.
È veramente più il bene che ho ricevuto di quello dato.
Aggiungo che la mia visita era, ed è, attesa e gradita soprattutto dai malati soli ed impossibilitati da uscire a causa della loro infermità. Si è creato un rapporto di vero affetto e stima, e non sarebbe accaduto se non ci fosse stata, purtroppo, la malattia.
Come sempre, il Signore dal male fa nascere il bene.