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"CAMMINANDO INSIEME" N°3 (Maggio 2011)

lunedì 6 giugno 2011

RESTA CON NOI SIGNORE
Siamo ancora nel tempo di Pasqua e la Chiesa ci propone, ogni giorno, la vita dei primi cristiani perché possiamo anche noi riscoprire le origini della nostra fede ed avere fra noi Gesù Risorto come maestro e guida, come lo hanno avuto Maria di Magdala, Tommaso, i discepoli di Emmaus, Pietro e tutti coloro che lo hanno incontrato lungo le vie della Palestina.
A tutti Gesù ha donato luce, pace, gioia: i frutti della sua Resurrezione che anche noi possiamo sperimentare se lo preghiamo uniti nel suo amore, se ci amiamo come Lui ci ha amato… dove due o più sono uniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro
Per gustare pienamente la Pasqua, quest’anno abbiamo vissuto dei momenti veramente particolari. Nelle ultime settimane di Quaresima è stato possibile partecipare alla Via Crucis che si è svolta, per la prima volta, anche lungo le vie di Montesperello e di Castelvieto.
A Castelvieto, nonostante il freddo intenso della sera, molti hanno voluto partecipare, soprattutto, vi hanno partecipato numerosi i ragazzini del catechismo che sono stati i veri animatori di quest’antica e pia devozione. A loro è stato affidato il compito di annunciare la Stazione e leggere la rispettiva meditazione, cosa che hanno fatto con gioia, al lume di una pila, alternandosi fra loro. Erano loro i più presi ed attenti, incuranti delle raffiche di tramontana che creavano qualche disagio negli adulti ai quali risvegliavano doloretti qua e là. Quasi per tutti loro era un’esperienza nuova: la vista delle semplici croci in rami di ulivo legati fra loro e infisse sul greppo e illuminate da una torcia così come la storia di Gesù lungo la via santa, fino alla Sua morte. Tutti avevano in mano un libretto che seguivano con interesse ed attenzione. E’ stata una bella esperienza di catechesi vissuta per i più piccoli e di meditazione e penitenza per tutti.
Altra novità, sempre organizzata dai catechisti è stata la “cena povera” a base di riso bollito condito con olio e formaggio e patate lesse condite con olio e sale. La sera del giovedì Santo ci siamo ritrovati, così, in una trentina tra piccoli e grandi presso il salone don Aldo Antognelli di Montemelino per consumare insieme e in allegria questo pasto semplice, mentre sul cesto all’ingresso venivano raccolte le offerte destinate alla Caritas. E’ stato un segno concreto di come vivere, almeno per una sera, un po’ più sobriamente per condividere i nostri beni con chi è nel bisogno.
Un altro invito alla sobrietà, esteso a tutti, è stato quello rappresentato dall’offerta di un sacchettino contenente duecento grammi di riso, dato a coloro che avevano partecipato alla liturgia del Giovedì Santo con la lavanda dei piedi e il ricordo dell’istituzione dell’Eucarestia. Il riso è stato offerto come augurio di vivere il Venerdì Santo nel silenzio e nella mortificazione con il digiuno e l’astinenza per condividere con Gesù il dolore della Sua morte nella gioia segreta di Risorgere con Lui che ci ha salvati.
Anche attraverso questi segni il messaggio di tutta la Quaresima è così risuonato forte e chiaro ed è stato compreso da grandi e piccini.
Gesù ha dato la vita per me, per te, per ognuno di noi e per tutti quelli che verranno.
Lui ci ha amato per primo: a noi tocca la risposta…………
LILIA 



MONTESPERELLO:
TRA STORIA, ARTE E CULTURA

Quasi stupisce pensare Montesperello in chiave storica, artistica e culturale.
Eppure, in questo minuscolo paese collocato sopra un piccolo “cucuzzolo” e immerso nella campagna umbra si possono ammirare bellezze di ogni genere: non soltanto paesaggistiche (è quasi una terrazza sul Pian di Carpine), ma anche storiche, grazie al maestoso Castello, e artistiche, se solo pensiamo alla splendida Chiesa parrocchiale, che al suo interno conserva un vero capolavoro d’arte del grande pittore Gerardo Dottori.
Il piccolo agglomerato di Montesperello ha una storia importante che risale ad epoca etrusca. Il Castello di Montesperello ha origini antichissime: il suo primo nucleo risulta sia stato eretto da Bernardo Montesperelli nel 608. All’ingresso si legge: “Insediamento abitativo di origine etrusca, Villa di epoca romana, Fortificazione bizantina, Proprietà benedettina, Feudo e castrum medioevale, Villa signorile dal 1400”. Il castello di Montesperello, quindi, ha sempre rivestito un ruolo di primaria importanza con numerosi assedi, conquiste e battaglie e lunghi periodi, specie dopo le distruzioni, in cui era solo una villa. Era villa nel 1282 con 30 abitanti. Fu raso al suolo nel 1380 per poi esser ricostruito a spese di Perugia che considerava Montesperello uno dei suoi capisaldi difensivi verso il Trasimeno e l'aretino e oggi, dopo le ristrutturazioni ottocentesche, il Castello di Montesperello ha l'aspetto di villa residenziale. Si tratta indubbiamente di una struttura di grande attrazione, se si tengono in considerazione anche le sue gallerie sotterranee, le sue urne cinerarie etrusche e l’interessantissima Grotta dei Misteri, sottostante la Chiesa, delle cui origini non si hanno informazioni precise, sebbene la forma e la collocazione ricordino quella degli ipogei etruschi. Questo tipo di tombe, tombe scavate interamente sottoterra, era formato da un accesso a gradini, che portava direttamente nell'atrio. Qui vi erano solitamente sei tombe, raggiungibili mediante stretti corridoi.
Addossata alle mura del Castello, sorge appunto la Chiesa parrocchiale, della cui costruzione purtroppo non è possibile stabilire l’epoca precisa, seppur si pensi sia stata costruita dal 1400 al 1450, poiché già nel 1500 esisteva il Beneficio Parrocchiale di Montesperello. Nel 1762 venne ultimata la ricostruzione della Chiesa nella sua forma attuale a pilastri, archi e volte voluta dal Parroco Don Pietro Pieroni a cui si deve anche la ricostruzione del campanile come oggi lo vediamo. La ricostruzione della facciata in mattoni e travertino risale invece al 1936. All’interno della chiesa è possibile ammirare il trittico raffigurante le scene della vita di San Cristoforo, dipinto nel 1949 da Gerardo Dottori, che fu chiamato dall’allora giovane parroco Don Settimio Poggioni per dipingere l’abside.
Questa tempera rappresenta la conversione del Santo titolare della chiesa. Una croce a destra e due esili alberi suddividono in tre lo spazio dell’abside. Nel riquadro a sinistra San Cristoforo protende le braccia in segno di supplica, mentre sullo sfondo il diavolo ormai sconfitto volge le spalle alla “luce”. Nello scomparto centrale il Santo tiene appoggiato sulla spalla il Bambin Gesù attraversando a piedi un fiume agitato. Nell’ultimo riquadro Dottori dipinse la figura di San Cristoforo che subisce impotente il martirio. L’artista decorò anche la zona sovrastante il trittico con il cielo stellato e la colomba simboleggiante lo Spirito Santo.
Montesperello non è solo storia e arte, ma è un luogo vivo, intorno al quale ruotano varie attività e, seppure limitate ai giorni festivi, le funzioni religiose.
STELLA 


Sul prossimo numero: “CASTELVIETO: UNA PIEVE, UN CASTELLO” 


“VOLONTARI della SOFFERENZA”
Nell’ambito delle attività formative programmate per i propri aderenti e simpatizzanti, il Centro Volontari della Sofferenza della diocesi di Terni ha organizzato una giornata di preghiera e di fraternità presso il Santuario mariano di Montemelino dedicato alla Vergine Immacolata di Lourdes.
Accompagnati da Pasquale Caracciolo, responsabile diocesano del C.V.S. di Perugia e accolti con tanta cordialità e disponibilità dal Parroco don Paolo Ianni, i pellegrini di sono ritrovati alle ore 10 presso il Santuario per un’ora di adorazione eucaristica presieduta da don Demetrio Podac, assistente del CVS di Terni ed anche Delegato per la Pastorale della Salute della diocesi ternana oltre che Cappellano dell’ospedale civico. Don Demetrio, introducendo la celebrazione ha approfondito il significato e la portata esistenziale del sacramento dell’Eucaristia, tema formativo dell’anno del CVS, alla luce dell’esperienza della Madonna, Madre di Cristo e della Chiesa, per eccellenza “Donna Eucaristica”, come definita dal Beato Giovanni Paolo II. Ha fatto seguito la Celebrazione della S. Messa a conclusione della quale, alle ore 13, i pellegrini si sono trasferiti a Castiglion del Lago per il pranzo e la visita alla bella città e gustare il magnifico spettacolo naturale del Lago Trasimeno.
Il CVS (Centro Volontari della Sofferenza), è una Associazione di persone ammalate e sane, che riconoscono nella sequela di Cristo, crocifisso e risorto, la possibilità di vivere l'esperienza della sofferenza senza soccombere allo scoraggiamento, alla delusione o alla diserzione. L'Associazione è stata fondata dal Venerabile mons. Luigi Novarese nel 1947. Il suo scopo specifico è di aiutare i credenti a prendere coscienza del valore di salvezza che può esserci nel dolore dell'uomo quando lo si vive non come un problema condizionante ma come una risorsa per il bene. Il Fondatore ha proposto e promosso questa idea carismatica affidandola alle persone disabili e ammalate perché, attraverso la veridicità della propria esperienza personale di superamento del dolore, contagiassero altre persone ammalate e sane, al fine di realizzare anche la promozione integrale della persona sofferente, riconosciuta nella sua piena dignità, nei suoi diritti e doveri. Il CVS nasce prima di tutto come risposta concreta al dramma della sofferenza umana che molto spesso conduce l'uomo ad allontanarsi da Dio. Nella sofferenza offerta dal malato si riconosce una partecipazione al mistero pasquale di Cristo che lo rende apostolo e perciò primizia e profezia per la valorizzazione di ogni forma di sofferenza presente nella vita dell'uomo. Tutto questo in uno spirito di profonda adesione alle richieste di preghiera e di penitenza proprie della spiritualità mariana di Lourdes e di Fatima. La risposta del CVS alle richieste di Maria trova la sua esemplificazione evangelica sul calvario, ai piedi della croce di Gesù, dove l'evangelista Giovanni descrive la presenza della Madre e del discepolo amato. Allo stesso modo il Volontario della Sofferenza vuole rimanere, accanto a Maria, sotto la croce di ogni sofferente, quale presenza concreta e solidale, che comprende e che accompagna. Ai piedi della croce, l'apostolato del CVS riconosce quindi la propria identità, guardando al mondo della sofferenza come alla "terra" della propria missione e proponendo ad ogni uomo una scelta di vita aperta alla salvezza.Nell'azione pastorale e sociale svolta dal CVS a favore della persona sofferente, è posta in primo piano la persona disabile, quale presenza attiva ed allo stesso tempo credibile. Ma l'azione del CVS vede coinvolti nel medesimo ideale ammalati e sani per una condivisione della medesima spiritualità. Sezione del CVS è la LSM (Lega Sacerdotale Mariana) cui appartengono sacerdoti e diaconi. Il CVS è organizzato a livello diocesano con statuto approvato canonicamente dal Vescovo. In Umbria è presente nelle diocesi di Città di Castello, Foligno, Orvieto – Todi, Perugia e Terni. Nel 2004 il Pontificio Consiglio per i Laici ha approvato, con decreto, la Confederazione Internazionale dei Centri Volontari della Sofferenza con il nome di "Confederazione CVS Internazionale". Si tratta di un traguardo storico in attuazione del desiderio del Fondatore Venerabile mons. Novarese della “Unione mondiale dei malati”. Oggi il CVS è presente in Europa, in Africa, in America latina e negli Stati Uniti.
PASQUALE CARACCIOLO 


L’Angolo delle Riflessioni:
Rivivendo la passione di Cristo e la Sua morte in croce, ancora una volta abbiamo provato una gioia immensa per la Risurrezione. Ma la Pasqua cosa ha cambiato dentro di noi? È cambiato qualcosa nella nostra vita? Noi siamo cambiati? O è stato solo una memoria, un rituale, aspettando la Pasqua futura? Quale ricordo ne è rimasto? Solo quello dei festeggiamenti, delle abbuffate o delle gite di pasquetta? La nostra fede ha trovato efficace alimento vitale? Noi siamo risorti con Cristo? Rispondersi non è facile. Se non facciamo tacere i nostri pensieri e non usciamo dalle nostre incoerenze esistenziali, non possiamo riconoscere la Voce del Signore, che ci chiama a vivere in pienezza con Lui, Via Verità e Vita. Proviamoci!




Sabato 11 Giugno 2011 ore 21.00 - Chiesa Parrocchiale di Castelvieto 
               VEGLIA DI PENTECOSTE Presenziata da Mons. Elio Bromuri

e CRESIMA di:
CRISTIANO AMBROGI
MICHELE BATTISTINI
GIOVANNI BIAGIOLI
GIOELE CICCIA
MARCO ESPOSITO
BEATRICE FAGIOLI
GLORIA SGOMBRA



Dal www.santuariodimontemelino.it

Durante i suoi due anni di vita, il Sito Internet del Santuario di Montemelino è stato visitato da undicimila e cinquecento persone. Sicuramente tra i visitatori vi sono tanti nostri affezionati amici provenienti da tutte le parti del mondo, che intrattengono con noi una corrispondenza epistolare e sanno di poter trovare sempre le informazioni sulle varie celebrazioni, le meditazioni di Don Paolo, le copie di questo giornalino e tanto altro ancora. Indubbiamente ci capitano curiosi internauti in cerca di nuovi luoghi di spiritualità mariana. Una cosa certa, però, è che sono principalmente persone bisognose di aiuto. Ciò che continua a colpirci, infatti, sono le tante richieste di preghiere e suppliche che giungono via e-mail. In queste lettere si raccontano tanti problemi, si sente con mano viva quanto male e malessere c’è nel mondo oggi, quanta sofferenza e disagio nel corpo e nello spirito il genere umano di oggi vive. Chiedono tutti una sola cosa: pregare per loro la Santa Vergine! Aggiungere le nostre preghiere comunitarie alle loro, trasformandole in intenzioni della Preghiera dei Fedeli e inserendo, anche, la lettera nell’urna che è ai piedi della Vergine ma, soprattutto, rispondendo a chi scrive con le giuste parole di conforto che Don Paolo sa sempre trovare.
Pubblichiamo la preghiera di un fedele, che scrive da Tucuman in Argentina, la cui famiglia si trova attualmente in difficoltà per la perdita del lavoro:
PER LA SANTA CROCE SU CUI GESÙ CRISTO MORÌ
PER LA CROCE CREATA DA DIO STESSO
PER LA CROCE DELL’UGUAGLIANZA, DELL’AMORE E DELLA PACE
E PER IL PREZIOSO SANGUE DI CRISTO VERSATO SU DI ESSA
DIO DEL CIELO, DIO PADRE FIGLIO E SPIRITO SANTO, DIO BENEDETTO
PROTEGGIMI!
PROTEGGI LA MIA FAMIGLIA!
PROTEGGI LA NOSTRA VITA!
E PROTEGGI LA MIA FEDE, AUMENTA LA MIA FEDE,
FA CHE IO POSSA ATTINGERE ALLA TUA FEDE!
PER SEMPRE!
Questa sua invocazione possa essere, per tutti noi, un momento di riflessione perchè in qualsiasi parte del mondo si soffre, preghiamo quindi non solo per noi ma per l’intera umanità che soffre!